In Italia, il settore dei trasporti è responsabile di oltre un quarto delle emissioni totali di gas serra, con la CO2 come principale inquinante ed il grosso di queste emissioni proviene dal trasporto su strada: automobili, camion, furgoni, autobus e veicoli a due ruote. Secondo i dati del Ministero della Transizione Ecologica, oltre il 90% delle emissioni del comparto trasporti è legato proprio a questi mezzi; in particolare, le auto private pesano per più della metà delle emissioni, seguite da mezzi pesanti e veicoli commerciali.

Per stimare quanta anidride carbonica viene rilasciata dai veicoli, si possono usare due metodi: uno si basa sulla distanza percorsa, l’altro sul consumo effettivo di carburante.

Il primo sistema calcola la CO2 in base ai chilometri percorsi, al tipo di mezzo e al peso del carico trasportato. Il secondo, invece, si serve dei litri di carburante consumati, incrociandoli con il fattore di emissione del veicolo e la distanza.

In entrambi i casi si arriva a stimare l’impatto ambientale del trasporto in modo abbastanza preciso, anche se il risultato può variare in base al tipo di veicolo; ad esempio, un camion da 40 tonnellate che percorre lunghe distanze può essere più efficiente (in rapporto al carico) di un mezzo più piccolo impiegato per il trasporto locale. Lo stesso vale per i furgoni: un veicolo leggero utilizzato per consegne rapide emette molta più CO2 per tonnellata trasportata rispetto a un mezzo più grande e ottimizzato per carichi maggiori.

Il cosiddetto “fattore di emissione”, che indica quanta CO2 viene prodotta per ogni chilometro percorso, dipende da vari elementi: tipo di veicolo, carburante utilizzato, cilindrata, anno di immatricolazione e classe ambientale (Euro 4, 5, 6, ecc.).

Per chi gestisce una flotta, esistono strumenti e software in grado di automatizzare il calcolo delle emissioni; tra questi, il report CO2 di Webfleet si distingue perché raccoglie automaticamente i dati dei veicoli connessi, generando un report certificato da un ente terzo. Questo consente di avere una fotografia precisa e affidabile delle emissioni dirette e indirette della propria attività di trasporto.

Infine, per ridurre l’impatto ambientale, le soluzioni possibili sono diverse: rinnovare il parco mezzi con veicoli più efficienti o elettrici, usare carburanti alternativi, formare gli autisti alla guida ecologica e ottimizzare i percorsi per ridurre i chilometri percorsi a vuoto.

Se desideri vedere come si monitora il consumo di carburante e relativa CO2 emessa/risparmiata non devi fare altro che contattarci, organizzeremo una demo gratuita per scoprire i vantaggi del nostro software Webfleet.

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