La gestione della flotta implica una serie articolata di operazioni che richiedono attenta esecuzione. L’assenza di una pianificazione adeguata aumenta il rischio di omissioni, che possono mettere in pericolo la sicurezza dei conducenti e dei mezzi e portare ad un aumento dei consumi di carburante, ecc. Pertanto, un numero crescente di aziende sta adottando sistemi automatizzati al fine di minimizzare gli errori umani e migliorare l’efficienza complessiva del processo di gestione della flotta.

A tutti è oramai noto che l’ex TomTom Telematics, una volta acquistata interamente da Bridgestone, ha cambiato nome diventando Webfleet; il know how, le esperienze, le statistiche però sono sviluppate da oltre un ventennio ed oggi vengono utilizzate attentamente per considerare le esigenze degli utenti. La soluzione SaaS (Software-as-a-Service), è stata progettata, ma sempre aggiornata e rivisitata negli algoritmi di gestione, con precisione per soddisfare appieno le necessità degli utenti che operano su dispositivi diversificati. In questo contesto, i fleet manager possono ottimizzare la gestione delle flotte in modo completo e massimizzare le loro capacità al 100%. Webfleet offre una risposta tempestiva e completa agli utenti, indipendentemente dal dispositivo utilizzato, che sia un PC, un laptop, un tablet o uno smartphone.

La digitalizzazione dei processi aziendali ha innegabilmente generato un impatto di rilievo sul mondo del lavoro, operando una costante trasformazione delle dinamiche lavorative in svariati settori.
Un’indagine condotta da Webfleet ha evidenziato che il 60,5% dei dirigenti italiani prevede che entro i prossimi dieci anni il paradigma del BYOD (Bring Your Own Device), ovvero l’impiego di dispositivi personali per lo svolgimento delle attività lavorative in modalità remota, diventerà una consuetudine per i propri dipendenti. Questo dato non è affatto casuale, in quanto il 56,5% degli intervistati ha confermato che attualmente nelle rispettive aziende è già consentito ai propri impiegati di lavorare a distanza.

Parallelamente, sebbene lo smart working sia già una realtà consolidata, esso comporta anche una ridefinizione sostanziale degli spazi all’interno degli uffici. L’orientamento prevalente è volto a rendere i contesti lavorativi sempre più flessibili, dotandoli di strumenti e caratteristiche che li rendano un punto di riferimento efficace, superando l’idea tradizionale di luogo in cui trascorrere otto ore al giorno tutti i giorni. Questa tendenza si inserisce in un contesto più ampio che riguarda la digitalizzazione aziendale.
Se vuoi saperne di più, o vuoi una dimostrazione pratica, non esitare a contattarci, saremo lieti di organizzare un appuntamento desktop remoto per dimostrare la potenza di Webfleet.

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