
Le norme EURO sono regolamenti pensati per limitare l’inquinamento atmosferico causato dai gas di scarico dei veicoli a benzina e diesel. Ogni nuova normativa impone ai costruttori di auto di adottare tecnologie più avanzate per ridurre l’impatto ambientale dei mezzi di trasporto.
Queste regole non si applicano solo alle automobili private, ma anche a camion, autobus e veicoli commerciali leggeri. Con il passare degli anni, i limiti sono diventati sempre più severi, spingendo l’industria automobilistica a sviluppare motori più efficienti e meno inquinanti.
Come verificare la norma EURO del proprio veicolo?
Se si vuole sapere a quale categoria appartiene il proprio veicolo, si può controllare la sezione V9 del certificato di immatricolazione (carta di circolazione). Se questa informazione non è riportata, si può fare riferimento alla data della prima immatricolazione (indicata nella sezione B del documento) e confrontarla con le tabelle di riferimento per i veicoli a benzina e diesel.
Un po’ di storia
Euro 1 (1992)
La prima norma, introdotta nel 1992, ha imposto l’uso delle marmitte catalitiche per ridurre le emissioni di monossido di carbonio (CO), idrocarburi (HC) e ossidi di azoto (NOx). È stato il punto di partenza per una serie di regolamenti sempre più stringenti.
Euro 2 (1997)
Con la seconda normativa, le emissioni sono state ulteriormente ridotte, soprattutto per i veicoli diesel, che hanno dovuto rispettare limiti più severi per le particelle inquinanti.
Euro 3 (2001)
Questa normativa ha introdotto per la prima volta limiti distinti per i veicoli a benzina e diesel, incentivando l’uso di tecnologie di filtraggio più avanzate.
Euro 4 (2006)
Con Euro 4, i limiti per il monossido di carbonio sono diventati ancora più rigidi, mentre i veicoli a benzina sono stati esentati dalle restrizioni sulle emissioni di particelle.
Euro 5 (2011)
Questa normativa ha ridotto drasticamente le emissioni di particolato per i motori diesel, imponendo l’obbligo di installare filtri antiparticolato (FAP) su tutte le nuove auto diesel.
Euro 6 (2015)
Attualmente in vigore, la normativa Euro 6 ha subito diverse revisioni nel corso degli anni (Euro 6c, Euro 6d Temp, Euro 6d) per affinare i metodi di misurazione delle emissioni e garantire risultati più realistici.
Euro 7 (prevista per il 2025)
La prossima normativa, Euro 7, punterà a una riduzione significativa delle emissioni, con limiti più rigidi sia per auto che per veicoli pesanti. L’obiettivo è abbattere le emissioni del 37% per le automobili e del 56% per camion e autobus rispetto ai livelli attuali.
L’impatto sulle flotte aziendali
Sebbene le normative EURO siano indirizzate principalmente ai produttori di veicoli, anche le aziende che gestiscono flotte devono considerare questi cambiamenti per pianificare gli investimenti futuri. Grazie a soluzioni telematiche avanzate, è possibile monitorare le emissioni della flotta, ottimizzare i consumi di carburante e valutare la transizione verso veicoli elettrici. In Italia, esistono incentivi finanziari per supportare l’elettrificazione delle flotte, rendendo più conveniente il passaggio a soluzioni di mobilità sostenibile.
Conclusioni
Le norme EURO rappresentano un elemento chiave nella lotta all’inquinamento atmosferico e nella transizione verso un trasporto più ecologico. Con l’introduzione di standard sempre più stringenti, i costruttori automobilistici sono chiamati a sviluppare tecnologie più pulite, mentre aziende e cittadini devono adeguarsi a un futuro con emissioni sempre più basse.