
Euro 7 è il nuovo pacchetto normativo dell’Unione Europea che punta a ridurre ulteriormente l’inquinamento prodotto dai veicoli su strada. L’obiettivo è ambizioso: aria più pulita, salute pubblica tutelata e un passo concreto verso la neutralità climatica entro il 2050.
Cosa prevede lo standard Euro 7
Con Euro 7 si arriva al capitolo finale di una lunga serie di aggiornamenti legislativi sulle emissioni inquinanti. Questa nuova regolamentazione sostituirà gli attuali standard Euro 6, introducendo limiti più stringenti che coinvolgeranno tutte le tipologie di veicoli a benzina, gasolio, ibridi ed elettrici.
La vera novità? Euro 7 non si limita ai gas di scarico: prende in considerazione anche le emissioni “non allo scarico”, come le particelle rilasciate da freni e pneumatici.
Cosa cambia rispetto ad Euro 6?
A differenza del precedente regolamento, Euro 7:
- Include anche i veicoli elettrici e ibridi tra quelli soggetti a controllo;
- Introduce nuovi parametri ambientali, come il monitoraggio di ammoniaca, protossido di azoto e microplastiche;
- Riduce drasticamente i limiti per alcuni inquinanti nei veicoli leggeri e pesanti;
- Stabilisce nuove condizioni di prova, più simili a quelle della guida reale (ad esempio: partenze a freddo, percorsi brevi, alte velocità, condizioni meteo estreme);
- Richiede che i sistemi di controllo delle emissioni siano efficaci per almeno 10 anni o 200.000 km, raddoppiando gli standard precedenti.
I nuovi limiti in sintesi
Per le auto e i furgoni:
- Limite degli ossidi di azoto (NOx) unificato a 60 mg/km sia per benzina che per gasolio
- Introduzione di un limite alle polveri prodotte dai freni (7 mg/km)
- Monitoraggio delle microplastiche degli pneumatici, con valori ancora in definizione
Per camion e autobus:
- Riduzione a 200 mg/km di NOx (erano 460 mg/km)
- Taglio del 75% del numero di particelle solide
- Regolazione di ammoniaca e protossido di azoto, finora non controllati
Focus sui veicoli elettrici e ibridi
Per la prima volta, il regolamento fissa standard minimi di durata delle batterie. I veicoli elettrificati dovranno garantire:
- 80% della capacità residua dopo 5 anni o 100.000 km
- 72% dopo 8 anni o 160.000 km per le auto (valori leggermente inferiori per i veicoli pesanti)
L’obiettivo è ridurre l’impatto ambientale legato all’estrazione dei materiali per le batterie e limitare la produzione di rifiuti pericolosi.
Quando entrerà in vigore Euro 7?
Ecco il calendario delle principali scadenze:
- 1 luglio 2025: prime omologazioni per auto e furgoni
- 29 novembre 2026: obbligo per tutte le nuove immatricolazioni di veicoli leggeri
- 1 luglio 2027: inizio delle omologazioni dei mezzi pesanti
- 1 luglio 2028: obbligo esteso ai nuovi veicoli pesanti
- 1 luglio 2030: termine per i costruttori a basso volume
Come ti riguardano le nuove regole?
- Hai già un’auto o una flotta?
Nessun obbligo: gli standard si applicano solo ai nuovi veicoli. Quelli già in circolazione potranno continuare ad essere utilizzati. - Stai pensando di acquistare un’auto?
Euro 7 potrebbe influenzare l’offerta sul mercato: alcuni modelli scompariranno, altri arriveranno. I costi di produzione più alti potrebbero incidere sul prezzo finale, ma potrebbero esserci anche incentivi per chi sceglie veicoli conformi. - Sei un fleet manager?
I nuovi limiti influenzeranno le prossime scelte d’acquisto. Anche se il costo iniziale sarà più elevato, veicoli più efficienti e sostenibili possono generare risparmi a lungo termine e migliorare l’impatto ambientale della flotta. - Non sei un automobilista?
Anche chi non guida ne trarrà beneficio: una riduzione degli inquinanti nell’aria comporta migliori condizioni di salute pubblica, specialmente nelle aree urbane più trafficate.
Conclusione
Euro 7 rappresenta una sfida importante per il settore automotive e per la mobilità in generale, ma anche un’opportunità concreta per accelerare la transizione ecologica.
Prepararsi in anticipo significa fare una scelta responsabile, strategica e lungimirante.
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