Nel 2020 si è verificata una svolta storica: per la prima volta l’Europa ha superato la Cina diventando il più grande mercato di veicoli elettrici al mondo. Sebbene la Cina resti in testa per numero complessivo di EV in circolazione, nove dei dieci mercati con la maggiore penetrazione appartengono al continente europeo.

Nel primo trimestre 2020 i principali Paesi europei per vendite di veicoli elettrici sono stati:
Germania: 52.800
Francia: 40.000
Regno Unito: 33.600
Norvegia: 23.300
Svezia: 18.600
Paesi Bassi: 12.200
Italia: 8.500
Svizzera: 5.500
Portogallo: 4.800
Finlandia: 4.700

Un successo reso possibile anche dalla crescita dell’infrastruttura di ricarica. Non a caso, i quattro Paesi con il maggior numero di punti di ricarica coincidono con quelli in cima alle vendite: Paesi Bassi (26%), Germania (19%), Francia (17%) e Regno Unito (13%). Nel complesso, UE e UK ospitano il 76% delle colonnine europee, pur rappresentando solo il 27% della superficie: un dato che mette in luce la disomogeneità della distribuzione sul territorio.

La sfida della ricarica

Per chi guida un’auto elettrica privata, la possibilità di ricaricare a casa o in ufficio riduce le difficoltà. Diverso è il caso dei veicoli commerciali, che trascorrono gran parte della giornata su strada. La disponibilità di colonnine diventa allora un fattore critico, soprattutto in percorsi imprevisti o in aree meno coperte.

Il ruolo della telematica

Qui entrano in gioco le soluzioni digitali. I sistemi di telematica permettono alle flotte di gestire in modo più efficiente l’autonomia e i processi di ricarica:

• Localizzare in tempo reale le stazioni di ricarica più vicine e verificarne disponibilità e orari.
• Pianificare consegne e itinerari considerando il livello della batteria e l’autonomia residua.
• Monitorare abitudini di guida che incidono sul consumo, come accelerazioni brusche o velocità eccessive.
• Analizzare report dettagliati per capire quando e dove i veicoli vengono ricaricati, migliorando la pianificazione.

Con questi dati, i fleet manager possono ottimizzare i consumi, ridurre i tempi di fermo e prolungare l’efficienza operativa dei mezzi.

La transizione all’elettrico è già realtà. A fare la differenza, però, sarà la capacità di integrare infrastrutture e tecnologia, garantendo una mobilità sostenibile ma anche efficiente per aziende e cittadini.

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