Caso studio: car sharing con armadio chiavi

App prenotazione veicolo, apertura armadio chiavi, identificazione conducente, chiusura viaggio, restituzione del mezzo.

CASO STUDIO
Car sharing con armadio chiavi

CONTESTO
PA con parco automezzi molto ampio attiva un nuovo progetto “sociale” di car sharing con il pubblico (per i cittadini non dipendenti dell’Azienda)

NECESSITÀ
Mettere a disposizione dei cittadini, al di fuori del proprio impiego aziendale, una nuova piccola flotta di auto elettriche. La difficoltà principale era data dalla prenotazione dell’auto e della disponibilità “fisica” delle chiavi del mezzo gestendo contemporaneamente l’apertura e chiusura dell’utilizzo nella piattaforma Webfleet.

SOLUZIONE
E’ stata sviluppata appositamente per il cliente una App per la prenotazione del mezzo che tenesse in considerazione e disponibili esclusivamente i mezzi nelle ore e giorni liberi dall’impiego lavorativo per l’azienda. Nell’algoritmo di prenotazione si tiene in considerazione anche il livello di carica del mezzo in quanto se vi fossero dei mezzi con autonomia insufficiente non verrebbero resi disponibili.
Ovviamente l’App è integrata ed interagisce sia con l’armadio contenente le chiavi che con la piattaforma Webfleet.
Una volta prenotato il mezzo il cittadino può recarsi sul luogo di ritiro (il piazzale/parcheggio della PA) e, sempre tramite l’App, identificare qual’è il cassetto contenente le chiavi del mezzo a lui assegnato. Tramite l’app il cassetto viene aperto automaticamente una volta che l’utilizzatore si logga come “presente sul posto” e possono essere prelevate le chiavi, e quindi il mezzo reso disponibile per l’uso (e sbloccata l’apertura porte tramite l’App).
La piattaforma Webfleet, integrata con l’App traccia e monitora lo stato del mezzo, incluso il livello di carica residua e non solo.
Allo stesso modo, ma con procedura inversa, avviene la riconsegna del mezzo e delle chiavi, tutto gestito dall’App integrata nella piattaforma Webfleet
Un aspetto fondamentale era anche il riconoscimento di eventuali danni arrecati al mezzo per cui, con la rilevazione del “crash” e/o dello stile di guida, è possibile risalire ed identificare il conducente che ha eventualmente provocato il danno.
Grazie alla certificazione ISO 27001 l’evento registrato è insindacabile ed eventualmente dimostrabile innanzi all’organo giudicante qualora vi fossero delle contestazioni da parte del conducente.

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